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14 Luglio 2021

Terminato il secondo Corso LUM che guarda ai manager del calcio di domani

Esperienza “storica”, due edizioni in 12 mesi. Il Corso, riconosciuto dalla FIGC per l’accesso diretto all’esame di abilitazione da Direttore Sportivo, rappresenta la “prima volta” di una università italiana. Partnership con l’ADICOSP, patrocinio di Lega B e Lega Pro, dell’Associazione Italiana Calciatori e, per la prima volta, dell’Associazione Italiana Arbitri.

 

La fine della seconda edizione Corso di Alta Formazione in Management delle Società Calcistiche – istituito dall’Università LUM all’interno delle proposte didattiche della School of Management in collaborazione con l’ADICOSP con il patrocinio di Lega B, Lega Pro, AIC ed AIA – marca un passaggio storico, quello dell’accreditamento, da parte della FIGC, di un percorso formativo di una università italiana per l’accesso diretto all’esame di abilitazione per direttore sportivo (Elenco Speciale).

Da luglio del 2020, la LUM ha attivato due edizioni del proprio Corso, raccogliendo oltre 60 domande ed accogliendo 42 partecipanti, 27 dei quali sosterranno l’esame federale il prossimo 19 luglio al Settore Tecnico di Coverciano.

Il quadro formativo si è sviluppato su cinque aree: tecnica, organizzativo-gestionale, giuridica, economica e marketing & comunicazione. 68 i docenti (8 più della precedente edizione), coinvolti tra i profili di maggior livello tra tecnici di club e federali (Viscidi, Nicolato, Panico), direttori sportivi, funzionari provenienti dagli uffici di FIGC, Leghe e FIFA, professionisti esperti del settore calcistico, giornalisti (Luzzi, Binda, De Carolis, Bocchio), docenti universitari LUM. Docenti di “regolamento del giuoco del calcio” e “rapporti con la terna arbitrale” sono stati Gianluca Rocchi ed Elenito Di Liberatore, freschi di nomina a responsabile e componente della Commissione Arbitrale di Serie A e B.

In particolare, l’edizione del 2021 – iniziata il 27 aprile e terminata il 30 giugno – ha messo in campo numeri imponenti: 189 ore complessive di lezione (il 25% in più del “protocollo” FIGC), di cui 126 dedicate alle materie di base obbligatorie; 28 ore di materie aggiuntive; 22 di attività integrative suddivise tra 4 tavole rotonde (su agenti, match fixing, calcio femminile e big data), 3 workshop (professione dei ds, calciomercato e figura arbitrale) e 3 laboratori (management, match & player analysis, contrattualistica e tesseramenti); 10 ore di “English for football” (corso di inglese avanzato focalizzato su tematiche tecnico/tattiche, marketing calcio femminile, impiantistica sportiva, gestione economica e Regolamento FIFA su Status e Tesseramenti dei Calciatori); 3 ore di “Dialoghi” con graditi ospiti Umberto Calcagno, Ludovica Mantovani e Francesco Ghirelli. Nel piano didattico sono state definite 10 “giornate di studi” (sul calcio post-Covid, Licenze Nazionali e governance societaria, impiantistica, modelli di formazione dei giovani, quadro economico-finanziario dei club, calcio femminile, marketing nel calcio, big data e performance, racconto dell’evento calcistico e comunicazione nel calcio) e 4 “focus tematici” (agenti dei calciatori, impatto della riforma dello sport, struttura dei club e partecipazioni societarie, modelli organizzativo ed etico-sociali).

Da segnalare l’evento della “LUM European Week” dedicata allo sport (7 maggio 2021), con il primo convegno ospitato in presenza al Foro Italico con interventi del Presidente del CONI Giovanni Malagò e della FIGC Gabriele Gravina.

Per stimolare la produzione di tesi sperimentali e di ricerca il Corso LUM provvede a vagliare i lavori finali (tesi) dei candidati con l’ausilio di un software antiplagio.

Il Comitato Scientifico, in attesa degli esami di profitto, è già al lavoro per l’edizione della stagione 2021/2022.

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