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La Mission

Promuovere la cultura manageriale e della responsabilità aziendale per favorire lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.

Affiancare professionisti e imprenditori nei processi di innovazione aziendale, supportare i manager nell’azione di sviluppo delle loro organizzazioni, facilitare l’ingresso dei giovani laureati nel mercato del lavoro, promuovere la cultura della responsabilità aziendale per favorire il governo e lo sviluppo sostenibile dei nostri territori e delle nostre comunità sono gli obiettivi della LUM School of Management, obiettivi fondamentali in questo momento di crisi che obbliga tutti ad una presa di coscienza forte ed a comportamenti coerenti. La presa di coscienza è che questa non è una crisi solo economica. Se fosse così, probabilmente sarebbe già superata. Questa, prima di essere economica, è una crisi identitaria e valoriale, politica e delle politiche, sociale e culturale dei Paesi occidentali. Sono quattro crisi, delle quali quella economica sarebbe paradossalmente la più facile da affrontare se non ci fossero le altre tre.

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Affiancare professionisti e imprenditori nei processi di innovazione aziendale, supportare i manager nell’azione di sviluppo delle loro organizzazioni, facilitare l’ingresso dei giovani laureati nel mercato del lavoro, promuovere la cultura della responsabilità aziendale per favorire il governo e lo sviluppo sostenibile dei nostri territori e delle nostre comunità sono gli obiettivi della LUM School of Management, obiettivi fondamentali in questo momento di crisi che obbliga tutti ad una presa di coscienza forte ed a comportamenti coerenti. La presa di coscienza è che questa non è una crisi solo economica. Se fosse così, probabilmente sarebbe già superata. Questa, prima di essere economica, è una crisi identitaria e valoriale, politica e delle politiche, sociale e culturale dei Paesi occidentali. Sono quattro crisi, delle quali quella economica sarebbe paradossalmente la più facile da affrontare se non ci fossero le altre tre. Coerentemente con questo assunto, dobbiamo abbandonare la cultura tecnicista, che ci ha illuso raccontandoci che con la tecnica, magari quella finanziaria, si sarebbe potuta creare una moderna cornucopia in grado di soddisfare qualunque bisogno, e che invece ha portato solo ad affermare un modello di società individualista ed antiegalitaria. L’esatto contrario di quella cultura umanista che è sempre stata la base delle grandi ancorché faticose trasformazioni in Europa, e che oggi dobbiamo recuperare nella sua essenza per riuscire a ricomporre ed orientare le diversità verso un bene comune che non deve essere solo dichiarato ma anche realizzato. Dobbiamo dunque ripensare il nostro framework valoriale e culturale, concetti quali coesione sociale, appartenenza comunitaria, identità condivisa, governance di sistema, sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori, collaborazione pubblico-privato saranno il terreno di sfida culturale ed operativa per i decision-maker e le organizzazioni. I valori comuni, la visione condivisa, il sistema di pensiero, l’importanza del singolo e dei gruppi per l’apprendimento e lo sviluppo di conoscenza, la generosità e la fiducia, il consenso sociale, di tutto questo gli imprenditori ed i manager non potranno fare a meno e tutto questo dovranno condividere e concretizzare con le persone che lavorano con loro. È la tensione al nuovo umanesimo, attraverso cui sarà possibile favorire il coinvolgimento degli individui, aumentarne la capacità di apprendere, incoraggiare lo sviluppo di flussi informativi liberi e basati sulla volontà di migliorarsi migliorando i risultati aziendali, è quella identità condivisa che permette di valorizzare i talenti, tutti i talenti. La professionalità, certo, ma anche la motivazione, l’adattabilità, la creatività, la capacità di essere innovativi e collaborativi, in una parola la passione. Per questo, la sfida principale che gli imprenditori, i manager, i dirigenti pubblici hanno oggi dinnanzi sarà quella di pensare e proporre nuovi modelli organizzativi e gestionali basati su assunti innovativi riguardo alle relazioni ed ai comportamenti umani: si possono pensare e proporre sistemi ed organizzazioni più efficienti facendo leva sulla parte migliore delle persone anziché tentando di ottimizzare la peggiore.

Tutto questo perché oggi nessuno può illudersi che basti fare cose vecchie in modo nuovo, oppure cose nuove in modo vecchio. Oggi le persone devono avere la motivazione e le capacità di portare le loro organizzazioni a fare cose nuove in modo nuovo.

Coerentemente con la sua Vision, la Mission della LUM School of Management è quella di:
  • caratterizzarsi come Scuola di pensiero a livello locale e nazionale, capace di influenzare i decision maker in virtù della validità delle idee;

  • proporre temi innovativi e di frontiera, anticipando le tendenze al cambiamento ed i fabbisogni dei settori;

  • contribuire alla elaborazione di modelli innovativi di comunità e di territorio e di strumenti manageriali per le tre tipologie di aziende (profit, non profit e pubbliche);

  • sviluppare contenuti e prodotti distintivi e di eccellenza nella formazione;

  • affiancare le aziende ed i manager nella messa a fuoco e nella implementazione del cambiamento;

  • sviluppare e strutturare relazioni e partnership con gli attori locali e nazionali di riferimento;

  • integrarsi con le attività dell’Università; dare forte visibilità al sistema LUM.

Prof. Francesco Manfredi

Pro-Rettore alla Formazione Manageriale Postgraduate

Direttore della LUM School of Management