Un modello di governance comunitaria solida, che evolva efficacemente nel tempo risolvendo le potenziali contraddizioni e conflittualità di un “governo oltre il governo” e garantisca un aumento del livello di coesione sociale, deve basarsi su 4 diversi ma complementari meccanismi di partecipazione che sono sia di tipo formale che di tipo informale.
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Un modello di governance comunitaria solida, che evolva efficacemente nel tempo risolvendo le potenziali contraddizioni e conflittualità di un “governo oltre il governo” e garantisca un aumento del livello di coesione sociale, deve basarsi su 4 diversi ma complementari meccanismi di partecipazione che sono sia di tipo formale che di tipo informale.
Tali meccanismi sono uno stimolo e uno strumento per configurare un “governo per l’azione” oltreché un “governo dell’azione” allorquando perseguono due obiettivi primari.
Il primo obiettivo dei processi partecipativi è quello di favorire la convergenza degli interessi, delle visioni e delle culture, avendo spesso i soggetti coinvolti nel processo visioni, culture e interessi differenti, a volte addirittura divergenti.
Il processo di allineamento permette di anticipare e minimizzare l’impatto di possibili fattori di crisi derivanti, ad esempio, da incomprensioni sulle finalità, sui concetti, sul senso, sugli obiettivi da implementare, da attese eccessive, da frustrazioni derivanti dalla percezione di una mancata considerazione dei propri interessi, da scarsa fiducia nei comportamenti e nelle informazioni degli altri.
Il secondo obiettivo è quello di massimizzare la qualità della comunicazione e dei processi di negoziazione, esplicitando le norme comportamentali fondamentali, garantendo l’accesso alle informazioni e la possibilità di valutarne la qualità, sia che siano prodotte nel corso del processo relazionale sia che derivino da fonti esterne, favorendo la presenza di soggetti “facilitatori” delle relazioni.
Un set di strumenti di questo tipo concorre a costruire quell’ambiente partecipativo e collaborativo che rende più facili i processi di comprensione, di produzione di conoscenza e di fiducia, di negoziazione, di convergenza, di coesione sociale e di definizione di soluzioni integrate.
L’obiettivo del Laboratorio è quello di contribuire a sviluppare nelle comunità percorsi e processi partecipativi basati su meccanismi formali di partecipazione tematica o territoriale (gli accordi di cittadinanza, i patti di collaborazione, le reti civiche, i comitati di quartiere, i laboratori civici, i comitati consultivi per le politiche di welfare, i consigli dei giovani e degli anziani), su meccanismi formali di partecipazione per l’individuazione e il disegno di specifici progetti di rigenerazione e di sviluppo urbano (i comitati degli esperti, gli urban center, le agenzie, le fondazioni di comunità, i piani strategici, i bilanci partecipativi), su meccanismi informali di partecipazione diretta per fornire idee, indicazioni, suggerimenti e per votare le conseguenti proposte (le piattaforme costruite secondo i principi della democrazia partecipativa, le reti della cittadinanza attiva, le arene civiche, i knowledge hub, i forum di settore e tematici), su meccanismi informali di informazione e sensibilizzazione dei cittadini (i workshop, i seminari, le gamification, i role-playing, le competition, i gruppi di vicinato, i social e i canali tematici).
Lo sviluppo di tali meccanismi permette di costruire un modello di governance comunitaria effettivamente multilivello e duraturo nel tempo, quindi in grado di aumentare l’efficacia delle politiche e delle strategie comunitarie, di favorire la produzione di capitale e di coesione sociale e di rigenerare le comunità.
Direzione scientifica
Prof. Francesco Manfredi
Coordinamento scientifico
Prof.ssa Alessandra Ricciardelli
Prof. Andrea Gelao
Inizio
12/04/2024
Termine
30/04/2025
Edizione
6
Lingua
Format
Online
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Termine
30/04/2025
Edizione
9
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